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I grandi nomi del teatro a Guastalla

21 Nov 2017, 15:05 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter

I grandi nomi del teatro a Guastalla

Guerritore, Marcorè, Ghini e tanti altri nella stagione del “Ruggeri”

 

Ancora una volta il teatro Ruggeri di Guastalla conferma la tradizione di una stagione di prosa di assoluto livello con i principali nomi del teatro italiano. Si comincia il 25 novembre con Ivano Marescotti e “La lingua neo-latrina”. L’argomento sono le parole virali che pronunciamo compulsivamente a ogni ora del giorno. Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari.

Il 5 dicembre un testo di Alan Bennet, “Nudi e crudi”, opera piena di umorismo che affronta il tema della relazione uomo-donna in modo impietoso ed indimenticabile, sarà portato in scena da Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi con la regia di Serena Sinigaglia.

Il 2018 si apre con Massimo Ghini impegnato, il 15 gennaio, con “Un’ora di tranquillità”, commedia moderna, brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti. Sempre in gennaio, ma il 27, arriva uno degli attori più amati dal pubblico, Neri Marcorè, alle prese con “Quello che non ho”, un affresco teatrale che, attraverso le canzoni di Fabrizio De Andrè e i testi di Pier Paolo Pasolini cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro.

Febbraio si apre il 6 con un vero monumento del teatro italiano, Franco Branciaroli, diretto da Luca Ronconi in “Medea”, capolavoro di Euripide.

Il 27 invece Monica Guerritore e Francesca Reggiani rileggono “Mariti e moglie”, testo liberamente tratto da Woody Allen, incentrato sui suoi argomenti preferiti: le crisi coniugali e i tradimenti. Il 16 marzo, per la regia di Piero Maccarinelli”, Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere portano in scena “Il padre”, pièce di grande emozione che racconta con sorriso e ironia, delicatezza e intelligenza, lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e confondere tempi, luoghi e persone.

Si chiude il 10 aprile con Shakespeare e la sua commedia “nera” dal titolo “Misura per misura” portata in scena da Juri Ferrini.

 


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