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DESAMISTADE, il Vangelo secondo De Andrè

29 Gen 2018, 9:06 | Spettacoli | Scritto da : Alice Ravazzini

DESAMISTADE, il Vangelo secondo De Andrè

A Casalgrande l’omaggio del gruppo reggiano al cantautore genovese

 

 

I DeSamistade tornano al Teatro De Andrè di Casalgrande (ore 21) con un nuovo spettacolo

Una serata dedicata alle parole e alla musica di Fabrizio De Andrè. Sabato 3 febbraio al teatro De Andrè di Casalgrande, alle ore 21, I DeSamistade omaggiano il cantautore genovese con uno spettacolo intitolato “Il Vangelo secondo Fabrizio De Andrè”.

La band reggiana vuole riproporre attraverso la musica, le parole e le immagini di alcuni dei brani di uno dei dischi, definito dallo stesso De Andrè, più riusciti della sua carriera. La buona novella.

Una religione dell’uomo è il messaggio che sta alla base di quest’opera nella quale, attraverso i suoi contenuti, De Andrè ricerca l’aspetto umano nascosto sotto le ingombranti impalcature della religione. Tutti i personaggi che danno vita al La buona novella, da Maria a Giuseppe, dal ladrone Tito a Gesù, diventano nel racconto stracolmi di umanità.

Fabrizio ha detto: “Quando scrissi La buona novella era il 1969 quindi in piena lotta studentesca. Le persone meno attente, che poi sono sempre la maggioranza di noi, compagni, amici e coetanei, considerarono quel disco come anacronistico. Mi dicevano: “Come, noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e invece tu ci vieni a raccontare la storia, che per altro già conosciamo, della predicazione di Gesù Cristo?”. Non avevano capito che La buona novella voleva essere un’allegoria, che si precisava nel paragone tra le istanze migliori e più sensate della rivolta del ’68, e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico-sociale direi molto simili che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell’autorità in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universale. Si chiamava Gesù di Nazareth e secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi.”

I DeSamistade, a quasi cinquant’anni dall’uscita del disco, hanno ripreso queste canzoni, alcune nella versione della PFM e insieme anche ai grandi classici hanno creato questo spettacolo che ha lo scopo di recuperare le parole di De Andrè e i valori che rappresentano per restituire al pubblico questo senso di umanità. Parole e musica che partono da tempi passati ma che riflettono anche l’attualità.


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