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Canossa al voto, un’occasione da cogliere al volo

17 Set 2020, 12:09 | Ecologia Lavori in corso News Storia | Scritto da : Reporter

Canossa al voto, un’occasione da cogliere al volo

Le proposte della Casa del Tibet: “Valorizziamo i territori matildici”

Nell’imminenza delle elezioni comunali a Canossa (in programma il prossimo 20-21 settembre), i soci della Casa del Tibet di Votigno propongono a tutti i candidati alcune proposte per la valorizzazione del territorio matildico.

Reggio Emilia – si legge nella nota – si configura con la stazione Mediopadana e l’Arena Concerti RCF una città ideale per incentivare il turismo e convogliare verso le terre matildiche, ricchissime di fascino, migliaia di turisti. Il turismo sarà, secondo noi, la chiave per rilanciare l’intero territorio intorno a Canossa, fermare lo spopolamento, creare posti di lavoro, rendere i giovani i protagonisti del loro territorio, valorizzare la figura della donna”.

Da qui le proposte. “Incentivare la possibilità di raggiungere, da Reggio o altre località,  Canossa e il suo territorio con navette, treni, auto private, camper, biciclette etc., poter usufruire di guide turistiche e di una buona viabilità locale per rendere fruibile e collegabile l’intero territorio con facilità. Creare luoghi per l’accoglienza disseminati sul territorio dove mettere a disposizione biciclette, eventualmente cavalli o asini per trekking e un turismo lento e di scoperta. Valorizzare i prodotti del luogo (Parmigiano Reggiano in primis con caseifici aperti) e i luoghi dove poterli gustare, come ristoranti, agriturismi, B&B. Uso dei nuovi strumenti di comunicazione per far conoscere e guidare un turismo nuovo e capace di coinvolgere le nuove generazioni. Rilanciare Canossa, con iniziative e manifestazioni, come luogo di dialogo internazionale e di pace per tutti i conflitti fra i popoli. A questo scopo invitare a Canossa i Potenti della terra, compreso il Papa, come testimonianza di pace, riconciliazione, incontro fra i popoli e le religioni. Coinvolgere tutti i soggetti interessati al turismo, coordinare  le loro attività e comunicarle alla stampa e  ai sistemi digitali. Ideale sarebbe la creazione di un addetto stampa alla comunicazione e all’organizzazione. Lanciare il Progetto della ‘Donna dell’Anno’, nel nome di Matilde di Canossa, per un’esponente femminile di spicco distintasi per la promozione della pace e della fratellanza fra i popoli. Illustrare Canossa e i suoi territori anche come luoghi di Ecologia e Spiritualità. Dal punto di vista ambientale: cura dei fiumi e dei torrenti e lotta alla vitalba, una pianta rampicante che sta distruggendo molti alberi delle  colline. Spazi liberi e segnalati per ammirare i magnifici tramonti di Canossa”.

L’antico borgo di Votigno di Canossa, inserito nel territorio dell’Unesco, è situato a soli due chilometri dalla storica rupe di Canossa, con cui ha condiviso diviso le antiche vicende; è adagiato su una collina digradante il torrente Campola a circa 400 metri sul livello del mare.

In questa cornice storica e paesaggistica, nel 1990, grazie all’impegno di un medico reggiano, il dottor Stefano Dallari, l’antico borgo medioevale di Votigno ha iniziato ad ospitare “La Casa del Tibet”, un centro culturale internazionale, primo in Europa ed unico in Italia, deputato a salvare ed a diffondere la millenaria cultura tibetana basata sulla non-violenza.

“Ecco – spiega il presidente della Casa del Tibet, Stefano Dallari – una sintesi dei progetti che  abbiamo messo a punto per i prossimi anni: creazione di un grande salone polivalente, in uno spazio oggi rimasto fienile, uno spazio polivalente per conferenze, incontri, seminari, sui diversi temi con attenzione alla cultura, alla pace, all’ecologia, alla storia. Un salone come questo capace di ospitare al meglio più di duecento persone sarebbe in grado di soddisfare la richiesta ,mai finora realizzata, di grandi spazi per eventi legati a Canossa. Trasformazione ed allargamento dei locali del Museo del Tibet per una mostra permanente con le 108 fotografie di Fosco Maraini, il grande orientalista fiorentino e gli oggetti legati alla sua spedizione in Tibet nel 1937 e nel 1948. Sistemazione degli ampi spazi cortilivi all’ingresso del paese e della collina che sovrasta il borgo creando un’arena per realizzare all’aperto incontri e concerti di grande portata. La realizzazione di questi progetti – conclude Dallari – porterebbe alla ricostruzione completa, in assoluta sintonia con il suo passato, di Votigno, un borgo medioevale molto apprezzato per sua storia e la sua antica, affascinante bellezza”.


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