A teatro per le donne. Con anche un uomo

“I monologhi della vagina” (versione “Mafalde”) ritorna con due appuntamenti e grandi novità

Tornano I monologhi della vagina versione Mafalde con due appuntamenti nei teatri della provincia: il 26 marzo al Circolo La Latteria a San Michele di Bagnolo in Piano e il 6 aprile al Circolo Arci Kaleidos di Poviglio. La versione 2017 dell’opera scritta da Eve Ensler vede quest’anno la regia di Monica Franzoni e Sabrina Iotti del Teatro D’Arte e Studio e si caratterizza per alcune novità rispetto alle passate edizioni. Innanzitutto per la prima volta sono stati inseriti dei testi originali scritti dalle ragazze del gruppo delle “Mafalde”, che si confrontano maggiormente con l’attualità. In più, per la prima volta ci sarà anche un monologo interpretato da un uomo, rompendo la tradizione totalmente al femminile dell’opera. In totale tre versioni di uno spettacolo teatrale tratto dall’opera i “Monologhi della vagina”, scritta da Eve Ensler contro la violenza sulle donne. Sul palco le attrici non professioniste de Le Mafalde per raccontare la celebrazione della donna e della vagina come strumento di emancipazione. Per prenotare si può chiamare il numero 339.4463693 oppure prenotare online sul sito www.pzeta.it/prenotazioni con un’offerta libera di almeno 12€.

L’OPERA
Eve Ensler scrisse la prima bozza dei Monologhi nel 1996, dopo aver intervistato duecento donne sulle loro idee sul sesso, relazioni, e violenza contro le donne. Le interviste cominciarono come conversazioni casuali con amici della Ensler, ed in seguito giunsero a comprendere anche racconti di terze persone. Ensler ha dichiarato che il suo interesse per le vagine cominciò «crescendo in una società violenta». «L’emancipazione delle donne è profondamente connessa alla loro sessualità» e «io sono ossessionata dall’idea di donne violate e stuprate, e dall’incesto. Tutte queste cose sono profondamente legate alle nostre vagine». Ensler considera la vagina come uno strumento di emancipazione, attraverso il quale le donne possono ottenere una completa femminilità e sviluppare la propria individualità. L’autrice dichiara inoltre che nel 1998 il significato dell’opera cambiò e, da celebrazione delle vagine e della femminilità, divenne la nascita di un movimento contro la violenza sulle donne. I Monologhi furono la base di partenza per la nascita del movimento del V-Day, i cui partecipanti, nel giorno di San Valentino, organizzano rappresentazioni per beneficenza. La “V” in V-Day rimanda a Valentino, Vagina, Vittoria. Il ricavato delle rappresentazioni viene di solito devoluto ad associazioni e programmi che assistono le donne vittime di violenza domestica.

L’ASSOCIAZIONE MAFALDE
Le Mafalde sono un gruppo di amiche con la passione per il teatro che hanno deciso di unirsi per dare vita, nella provincia di Reggio Emilia, agli eventi VDAY, legati all’opera della Ensler. Scopo di tali spettacoli è la sensibilizzazione verso la tremenda piaga della violenza contro le donne. Hanno dapprima partecipato agli spettacoli I Monologhi della Vagina a Modena o Parma, e dal 2014 hanno istituito Le Mafalde per portare la loro voce anche nella province di Reggio Emilia. Nel 2014 hanno portato I Monologhi della Vagina a Cavriago, presso il teatro Novecento e a Rubiera presso il teatro Herberia, con grande successo realizzando in entrambe le serate un sold out di prenotazioni, permettendo così all’associazione antiviolenza Nondasola di beneficiare di tutto il ricavato. Scopo degli eventi vday è quello di raccogliere fondi per aiutare le donne , e tutti I ricavati sono devoluti in beneficienza alle associazioni antiviolenza che I gruppi hanno scelto di appoggiare, in questo caso, appunto, L’ASSOCIAZIONE NONDASOLA. Le attrici di quest’anno: Alessandra Carrara, Chiara Campion, Elisa Cosseddu, Emanuela Giovanardi, Francesca Parisi, Giorgia Margini, Giulia Carrozza, Graziella Ferraccù, Khadija Lamami, Luisa Porretti, Martina Piccolo, Renata Montanari, Sara Codeluppi, Sara Gilioli, Susanna Savelli, Tiziana Contrasti e Paolo Ruozi. Le Guide alla Regia: Alessandra Carrara, Graziella Ferraccu’, Luisa Porretti, Renata Montanari, Susanna Savelli.