7 Lug 2020, 10:54 | Cibo News | Scritto da : Reporter

Il Ministero riconosce in Gazzetta ufficiale il Consorzio di tutela
È stato pubblicato a fine aprile in Gazzetta ufficiale il riconoscimento del Consorzio di tutela dell’Anguria Reggiana Igp.
“È un traguardo importante – commenta il direttore della Coldiretti di Reggio Emilia Maria Cerabona – per tutelare e valorizzare il futuro di una produzione importante del nostro territorio che, lo scorso anno, con i suoi 10mila quintali, ha rappresentato circa il 10% della produzione provinciale di angurie”.
A distanza di quasi quattro anni dal riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta che ha legato fortemente il prodotto al suo territorio, rappresentando un grande valore per tutto il sistema con garanzie di produzione, qualità e tracciabilità, ora il riconoscimento del Consorzio di tutela completa il percorso iniziato molti anni fa dai produttori e portato avanti con determinazione e con la condivisione dei soggetti che lo hanno sostenuto.
“Il marchio Igp per l’anguria reggiana è il primo conquistato dalla nostra provincia – commenta la Cerabona – e rimane il primo Igp europeo riconosciuto ad un’anguria. Il successo di questo prodotto è rappresentato oltre che dalla qualità e delle caratteristiche organolettiche che lo rendono unico soprattutto dall’equilibrio tra innovazione e tradizione dei metodi produttivi. Vigilare e tutelare su queste garanzie significa assicurare un futuro all’intera produzione”.
“A febbraio abbiamo concluso l’attività di Apar, associazione produttori Anguria Reggiana – dichiara Ivan Bartoli, presidente della Anguria reggiana Igp – e costituito il Consorzio di tutela. Il Ministero delle politiche agricole e forestali ha ricevuto gli atti e, il 15 aprile, ha ufficializzato il riconoscimento aprendo le attività di tutela, valorizzazione e controllo del Consorzio. Con il riconoscimento potremo non solo controllare la qualità del prodotto fino alla raccolta ma verificarne la conformità rispetto ai requisiti anche sugli scaffali di vendita e vigilare sul rischio di frodi o inganni”.
Caratteristica comune a tutte le tipologie di Anguria Reggiana Igp, garantite dal bollino identificativo, è l’elevato tenore zuccherino, corrispondente a un minimo di 11 gradi Brix per il tipo tondo e 12 gradi Brix per le altre tipologie. Un altro elemento che distingue l’Anguria Reggiana, e che ne giustifica il legame con il territorio, è l’abilità dei produttori e la raffinata tecnica colturale adottata, che si manifesta in particolare al momento della raccolta, o “stacco”, solo dei frutti al giusto punto di maturazione.