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Tanta gente al vernissage della mostra di Nanda Tosi Truppi

20 Nov 2015, 16:51 | Attualità News | Scritto da : webrep

Tanta gente al vernissage della mostra di Nanda Tosi Truppi

A Villa Verde una personale dedicata dal Circolo degli Artisti alla pittrice scomparsa 30 anni fa

Si è inaugurata con successo la mostra “20 opere di Nanda Tosi Truppi”, visitabile fino al 29 novembre presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde (Sala Esagono, terzo piano). Organizzata dal Circolo degli Artisti, l’esposizione rende omaggio alla pittrice reggiana Nanda Tosi Truppi a trent’anni dalla sua scomparsa. Presenti al vernissage, tra gli altri, Giammaria Manghi (Presidente della Provincia di Reggio Emilia), Fabrizio Franzini (Presidente Villa Verde), Enrico Manicardi (Presidente Circolo degli Artisti), Giuseppe Berti (storico dell’arte) e Francesca Tosi (figlia dell’artista e pittrice). Ritratti, paesaggi e nature morte ad olio su tela che rivelano ideali corrispondenze con i petits-maitres dell’arte reggiana della prima metà del secolo scorso, tra eleganza d’antan e bon ton borghese. “Riservate emozioni – scrive Giuseppe Berti – venate talvolta da un senso di sottile elegia e condotte, spesso, sul filo di un chiarismo intimista, forse di derivazione lombarda, pacato e sereno […]. Un’arte di sentimenti che intende parlare al cuore con lirici registri – di luce, di colore, di tono – che quasi mai cedono ad un banale sguardo mimetico sulle cose del mondo”. La retrospettiva di Nanda Tosi Truppi, così come l’approfondimento dedicato a Dante Salamini nel 2013, è parte di una serie di mostre che Villa Verde intende dedicare agli artisti della città, per ampliare la conoscenza di opere che, come spiega Fabrizio Franzini, “si inseriscono a pieno titolo nel panorama pittorico reggiano del secondo Novecento”. L’esposizione ribadisce, inoltre, la validità della collaborazione consolidata negli anni tra il Circolo degli Artisti e Villa Verde, da sempre attenta ad iniziative volte a rallegrare l’ambiente ospedaliero. “Un fortunato percorso culturale che – conclude Enrico Manicardi – lascia intravvedere interessanti novità”.