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Successo per “Intranima Lieder” di Sevardi

20 Feb 2018, 9:20 | Attualità Spettacoli | Scritto da : Alice Ravazzini

Successo per “Intranima Lieder” di Sevardi

Prima assoluta del lavoro di teatro musicale su testi di Giorgio Bassani

 

 

Ha suscitato clamore negli ambienti cittadini la prima assoluta del lavoro di teatro musicale “Intranima Lieder” del compositore reggiano Corrado Sevardi, presentato giovedì 8 febbraio all’Aula Magna di Unimore.

 

L’EVENTO

L’evento, offerto dai Rotary di Reggio Emilia e Val di Secchia alla città, era dedicato alle celebrazioni per la Giornata della Memoria e in beneficienza per Grade Onlus e Curare Onlus per il Mire. I testi utilizzati da Sevardi per il suo “Ciclo rappresentativo per voce recitante, mezzosoprano, violino e pianoforte” sono di Giorgio Bassani, celebre autore di romanzi fra i quali “Il giardino dei Finzi Contini” e “I Vinti”, dai cui De Sica e Antonioni trassero i loro altrettanto noti film. Per Bassani sono ancora in corso le celebrazioni del centenario della nascita (2017); l’evento reggiano ha goduto così del patrocinio della Fondazione “Giorgio Bassani” di Ferrara, rappresentata in platea dalla presidente Silvana Onofri. Presente anche la figlia di Giorgio Bassani, professoressa Paola, espressamente scesa da Parigi ove risiede per la prima assoluta della partitura di Sevardi: “Non è mai stato creato nulla di questa classe e bellezza sui materiali poetici di mio padre” ha affermato Paola Bassani.

Sul palco si sono esibiti il pianista ferrarese Davide Finotti (da una sua proposta nasce il lavoro realizzato dal compositore reggiano), il noto mezzosoprano di Reggio Cristina Calzolari, Stefano Randisi, pluripremiato attore e regista palermitano di adozione imolese e il giovane e promettente violinista sedicenne Alessandro Sevardi, figlio del compositore.

Il lavoro ha avuto un impatto quasi trionfale, unanimi apprezzamenti sono infatti stati espressi dal pubblico che ha assediato gli interpreti e l’autore nei camerini dopo l’esecuzione.

 

L’OPERA

Si tratta di un’opera musicale di originale costruzione che raccoglie ventidue poesie di Bassani per un totale di ventisei quadri nei quali si alternano parti recitate con e senza musica, cantate e momenti solistici strumentali. Sevardi vi fa uso di elementi musicali anche ricorrenti che sottopone a varianti riconoscibili nel loro riproporsi; l’impianto formale di “Intranima” risulta così organico e unitario pur nella varietà notevole di “cambi scena” e andamenti di forte gestualità che lo caratterizzano. Come ricorda Sevardi stesso, autore fino a oggi prevalentemente di lavori atonali, in questo caso la scelta è stata quella di scrivere una musica “in costume”. Ciò per evocare un tempo psichico bassaniano (Bassani era appassionato di musica classica), ma come osservandolo attraverso la lente di una visione temporale che registri a posteriori spunti e sollecitazioni derivanti dall’evolversi e sovrapporsi di stili musicali anche più recenti. Un’ambiguità intrigante che diventa forte cifra stilistica originale del compositore reggiano, capace di una scrittura assai strutturata, ispirata ai repertori più colti e complessi, derivante da una solida formazione nella tecnica compositiva, ma anche da un talento non trascurabile.


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