9 Set 2016, 16:01 | Attualità News | Scritto da : Reporter

Il sindaco Vecchi in visita al Diana: “Un simbolo della nostra efficienza”
Con la visita alla scuola comunale dell’infanzia Diana, che durante l’estate è stata interessata da lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria con miglioramento sismico, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha aperto l’anno 2016-17 delle Scuole dell’infanzia e dei Nidi reggiani. “In questa scuola – ha detto il sindaco – troviamo un simbolo efficace della nostra comunità e del Reggio Emilia Approach che si ripresenta e sviluppa fedelmente in ogni altra scuola d’infanzia della città e dei Paesi che si ispirano a questa filosofia educativa: la persona, il bambino in particolare, e suoi diritti sono al centro e attorno ad essi ruotano e si incontrano accoglienza e bellezza, architettura e pedagogia, passione e professionalità di insegnanti, atelieristi, pedagogisti, personale addetto, a cui va ancora una volta il nostro grazie. Così come la nostra gratitudine va a coloro che hanno progettato, eseguito e sostenuto i lavori in questo edificio. “In luoghi come questo – ha aggiunto il sindaco – con una storia ormai lunga dato che la scuola Diana fu inaugurata nel 1970, si genera costantemente il nostro modo di essere comunità e il nostro futuro. I lavori di riqualificazione e manutenzione, fatti bene e compiti in tempi rapidi, cioè in meno di tre mesi durante la chiusura estiva con la possibilità per i bambini di rientrare puntualmente a inizio anno scolastico, ne fanno, potremmo dire, una ‘scuola 2.0’, aggiornata anche sul piano strutturale, dei materiali e degli arredi. Allo stesso tempo, in un cavedio dell’edificio è stato conservato e continua a crescere un vecchio albero, le cui radici affondano a fianco della scuola. Tutto ciò evoca simbolicamente una storia, importante, gloriosa, che guarda costantemente al futuro”. “La qualità dell’edilizia scolastica e, in questo ambito, la sicurezza sono priorità dell’Amministrazione comunale. E pari importanza riteniamo abbia la bellezza dei luoghi delle scuole, gli spazi interni e quelli che circondano gli edifici, luoghi in cui si accoglie, si cresce, si innova, si costruiscono relazioni alla base del futuro di ogni persona e della collettività. Credo che le azioni messe in campo per la scuola Diana e per le altre sedi scolastiche siano prova della nostra attenzione continua su questi temi”, ha detto l’assessore all’Educazione Raffaella Curioni.
INVESTIMENTI NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA – Un intervento, quello della scuola Diana, svolto con un investimento di circa 424.000 euro, finanziato della Regione Emilia-Romagna per 409.387 euro e dal Comune di Reggio Emilia per 14.453 euro.
Un intervento non isolato, ha spiegato l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Tutino: con finanziamenti regionali, si realizzano o sono programmate opere di miglioramento sismico e riqualificazione anche nella scuola comunale dell’infanzia 25 Aprile a Cella (circa 515.000 euro) e nella scuola comunale dell’infanzia La Villetta (circa 660.000) a Ospizio, per un importo complessivo di circa 1,6 milioni di euro.
“Si tratta di manutenzioni significative – ha detto l’assessore Tutino – che comprendono il miglioramento sismico in un contesto già positivo e collaudato dopo le importanti azioni realizzate a seguito del sisma del 1996, ma non solo: oggi riqualifichiamo anche per mantenere un elevato standard di qualità nella quotidianità di ogni ambiente scolastico, a disposizione di tutti. Cerchiamo di sopperire ai nostri budget limitati con la ricerca costante e l’ottenimento di finanziamenti da altre fonti”.
Ulteriori interventi di manutenzione, di minore entità, e migliorie sono stati svolti al nido Alice, alla scuola dell’infanzia statale Pascoli, al nido-scuola Faber, al nido Sole.
SCUOLE E NIDI NEL NUOVO ANNO
Il presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia, Nando Rinaldi ha delineato infine il quadro complessivo del sistema educativo reggiano per quanto riguarda le graduatorie e le liste d’attesa e ha sottolineato che “nonostante il calo demografico – nel 2012 erano 9.360 i bambini residenti in città di età compresa fra gli 1 e i 5 anni, mentre nel 2015 erano 8.322 – le domande per il Nido arrivate quest’anno nei termini previsti e ammesse, sono in aumento, limitato a una ventina di unità (da 766 a 786), ma in grado di evidenziare una controtendenza rispetto al passato”.