4 Gen 2018, 12:46 | Attualità | Scritto da : Alice Ravazzini

Iniziativa di Confedilizia per combattere il degrado del decoro urbano
Da diversi anni a livello nazionale Confedilizia combatte i graffiti come lesione all’estetica delle città, atti vandalici ben diversi dalla street art.
Muri devastati da scritte, monumenti e arredi pubblici daturpati da vandali trasformano in modo negativo l’aspetto urbano, imbrattando, deprimendo e deprezzando l’intera zona interessata da questo fenomeno. Il decoro urbano è insomma un bene di tutti e da tutti va difeso, nella consapevolezza che luoghi e oggetti degradati possono contribuire ad allontanare le relazioni tra le persone, la frequentazione pacifica dei luoghi e quindi il presidio naturale degli stessi, ed essere incentivo alla devianza e alla criminalità.
Su questo presupposto è stato stilato da Confedilizia il primo Decalogo contro i Graffiti volto proprio a fare il punto sulla questione dall’ottica dei proprietari di casa. In particolare si distingue il graffito (atto vandalico) dal murale; si suggerisce di rimuovere immediatamente il graffito (con effetto deterrente per coloro che vogliono lasciare traccia di sé) e magari sostituirlo con un murale (un writer non dovrebbe imbrattare l’opera di un ‘collega’); denunciare il fatto (che costituisce reato); utilizzare, dopo aver rimosso il graffito, una vernice protettiva incolore che impedisce all’eventuale successivo
spray di penetrare.
Sul solco di questo decalogo si è costituito a Reggio Emilia un Gruppo antigraffiti, ovvero un gruppo, aperto a nuove adesioni, di cittadini volontari che si sono rivolti a Confedilizia allo scopo di partecipare alla rimozione dei graffiti che imbrattano la città. Il progetto si svolge con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia, della Sovrintendenza Belle arti, Paesaggio e Archeologia per la Città metropolitana di Bologna e le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, e con il coinvolgimento del liceo artistico Chierici di Reggio Emilia, che ha colto da subito lo spirito e la missione di questo progetto.
La prima area di intervento riguarderà il Centro storico.
“Distinguiamo nettamente – spiega la presidente di Confedilizia Reggio Emilia, Annamaria Terenziani – gli atti vandalici dalle produzioni, non di rado pregevoli, della street art, che sono certo degne di attenzione e tutela. Quel che non ci piace è il vandalismo e, intervenendo, promuoviamo anche una sensibilizzazione civica che mira a superare questi comportamenti del tutto scorretti. Abbiamo individuato un bisogno di decoro e conseguentemente di rimozione e pulizia, che viene dai muri di edifici privati della nostra come di altre città, ma anche di beni pubblici che appartengono alla memoria e alla vita di ciascuno di noi. L’impegno dei nostri volontari si svolgerà sulla base di tecniche specifiche, nel rispetto dei beni stessi su cui si interverrà”.
L’architetto Ilaria Gasparini, consigliera di Confedilizia e coordinatrice dei Gruppi antigraffiti di Reggio Emilia, aggiunge che i cittadini possono segnalare sul profilo Facebook di Confedilizia (o al telefono dell’associazione) i casi di vandalismo. “Su questa base – spiega Gasparini – si costruirà un censimento puntuale dei danneggiamenti, si valuteranno poi le diverse richieste di intervento e quindi si pianificheranno le azioni di rimozione con i metodi più efficaci e in proporzione al numero dei volontari e delle risorse di Confedilizia. Gli interventi si svolgeranno con temperature adatte: il freddo rende infatti più difficile le rimozioni, che si svolgeranno tutte ‘ad altezza d’uomo’, cioè non ad altezze elevate e senza installazione di ponteggi”.