4 Mar 2016, 15:53 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter
Non c’è pace per l’opera realizzata davanti al Teatro Valli
Il problema non è fare o non fare le opere pubbliche. Ma è farle bene. Nel 2008, quando l’allora sindaco Graziano Delrio e il suo fedele e fidato assessore Mimmo Spadoni annunciarono lo smantellamento della vecchia fontana davanti al Teatro Valli per far posto ad una nuova fontana le polemiche non mancarono. Erano però polemiche quasi tutte incentrate sulla nostalgia, su un altro pezzo di Reggio che svaniva nel nulla. La nuova nascente fontana non aveva nulla da invidiare in termini di suggestione e bellezza a quella vecchia, fatta naturalmente la tara alle diverse epoche di realizzazione. L’ex assessore Spadoni rispondeva ai comitati di cittadini sorti per impedire la distruzione della fontana proprio in nome del progresso. Ma qui il problema non è se fare o meno la fontana nuova. Semmai, se farla bene. Dal 2009, anno dell’inaugurazione in pompa magna, ad oggi sono stati innumerevoli i disguidi tecnici, i problemi con i getti d’acqua e i fasci di luce, per non parlare dei casi spregevoli di ordine pubblico (gavettoni, bidet improvvisati, etc). La domanda che noi di Reporter poniamo è la seguente: ma, chi paga per queste manutenzioni continue? Esiste un’assicurazione o alla fine i costi ricadranno, come spesso accade in questa città, sulle tasche dei cittadini? Domande che sarebbe bello rivolgere a chi fu responsabile di questa scelta. Peccato che entrambi, ora, siano distanti centinaia di km da Reggio. E probabilmente, insieme, stanno progettando altre fontane in altre piazze, davanti ad altri teatri in altre città italiane.
