4 Dic 2015, 15:17 | Attualità News | Scritto da : webrep
Una bella iniziativa ad Albinea dedicata ai “nativi digitali”
Sabato 28 novembre oltre 30 ragazzi si sono dati appuntamento ad Albinea, muniti dei loro personal computer, per imparare le tecniche di programmazione e sviluppare la propria creatività digitale con l’utilizzo di strumenti informatici. Ha così preso vita una piazza animata dai ragazzi stessi, un luogo di confronto intorno all’apprendimento, agorà espressivo per la costruzione di un gioco fatto con il linguaggio scratch. Sulla “piazza” vigilavano i Mentors di CoderDojo, gruppo di volontari impegnati ad organizzare incontri per insegnare ai giovani a programmare e prendere coscienza di cosa “ci sia dietro” ai dispositivi con cui si intrattengono abitualmente. Gli incontri promossi da CodeDojo si stanno moltiplicando con grande soddisfazione dei giovani programmatori. Con “Programmare il futuro” è stato promosso un pomeriggio digitale ad Albinea, dedicato allo sviluppo delle competenze dei nostri ragazzi. Ogni partecipante ha ricevuto un adesivo da apporre sulla propria maglietta, primo simbolo identificativo dell’appartenenza al gruppo di lavoro, e si è messo all’opera. L’obiettivo era quello di realizzare un “gioco” programmato con il linguaggio scratch, raggiunto con successo: sul video i personaggi virtuali si sono mossi secondo i comandi assegnati con gli algoritmi di programmazione. “Abbiamo accolto volentieri la proposta dei volontari di CoderDojo perché l’abbiamo trovato in linea con la nostra idea di educazione” ha affermato l’Assessore alla Scuola Mirella Rossi “Questo progetto lavora prima di tutto sulla competenza dei ragazzi e si pone di fianco e non davanti alle loro richieste, li aiuta a cercare risposte e soluzioni. Come insegnante e come Assessore ho sempre pensato che il difficile nell’educazione stia proprio in questo: non fornire risposte granitiche ma far leva sulle potenzialità di ogni bambino nell’individuare la soluzione più idonea alle proprie esigenze”. Ad Albinea il divertimento ha indossato le vesti del lavoro “dei grandi” e il gioco è stato allo stesso tempo il percorso e l’obiettivo di un appassionante viaggio.
