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Finalmente domenica: alla Sala degli Specchi il neurobiologo Arnaldo Benini

14 Ott 2017, 20:00 | Attualità News | Scritto da : Reporter

Finalmente domenica: alla Sala degli Specchi il neurobiologo Arnaldo Benini

Domenica 15 ottobre alle ore 11 , la Sala degli Specchi del Teatro Municipale Valli ospita il secondo appuntamento della rassegna “Finalmente Domenica” dedicato alla “Neurobiologia del tempo”, libro di di Arnaldo Benini che dialogherà al Valli con Daniele Francesconi.
Il tempo è negli eventi che scorrono o è dentro di noi? Oppure, come sostengono i fisici da Einstein in poi, è un’illusione ostinata che ci impedisce di capire il mondo? Due secoli di indagini naturalistiche e sperimentali sui meccanismi della vita e della coscienza confermano ciò che i fisici negano: tutti gli esseri viventi dotati di un sistema nervoso, anche semplice, possiedono il senso del tempo. Ampiamente documentata da un apparato critico approfondito, questa posizione è avvalorata da ricerche ed evidenze presentate qui con chiarezza e rigore. Il senso del tempo è reale ed è una dimensione essenziale della vita. Come il linguaggio e il senso dello spazio, è un evento biologico prodotto da meccanismi nervosi emersi per selezione naturale. L’organizzazione nervosa dei meccanismi del tempo è complessa: le neuroscienze cognitive, impegnate nello studio dei processi che danno vita ai contenuti della coscienza – come il dolore fisico, lo spazio, il senso del bene e del male, la volontà, la musica, il silenzio, il movimento –, se ne occupano da almeno trent’anni, ma ancora oggi alcuni dilemmi fondamentali restano oscuri. Nonostante questo – è la tesi del libro – la neurobiologia del tempo è certamente uno dei meccanismi fondamentali della coscienza.
(A. Benini, Neurobiologia del tempo, Raffaello Cortina 2017)
Arnaldo Benini è professore emerito di Neurochirurgia e neurologia presso l’Università di Zurigo. Ha pubblicato, tra gli altri, saggi su Mieczyslaw Minkowski, su Vesalio, sulla fisiologia del dolore di Cartesio, sul medico napoletano Domenico Cotugno, che per primo ha descritto la sciatica, su Oliver Sacks. Ha curato l’edizione italiana di due libri di Karl R. Popper. Nel 2009 pubblica Cosa sono io. Il cervello alla ricerca di sé stesso (Garzanti). Collabora alle pagine di scienza e filosofia dell’edizione domenicale del Sole 24 Ore.


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