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COLDIRETTI: POZZI QUASI ASCIUTTI, ANCHE I LAGHI A SECCO

3 Giu 2017, 16:00 | Attualità News | Scritto da : Reporter

COLDIRETTI: POZZI QUASI ASCIUTTI, ANCHE I LAGHI A SECCO

Pozzi quasi asciutti, canali di irrigazione con portata dimezzata in una sola settimana, il bacino del Lagastrello praticamente a secco. È questa la situazione dell’acqua per le irrigazioni dei medicai e foraggere nei campi della Val d’Enza, quelli che riforniscono il foraggio per l’alimentazione delle bovine da Parmigiano Reggiano.
«La portata del canale di irrigazione – commenta Roberto Rizzardi, un agricoltore di San Polo – è scesa in una settimana da 20 a 10 moduli (1 modulo è pari a 100l/s). Questa mattina era già a 9. I medicai che non si possono irrigare sono già in sofferenza e a breve lo saranno anche i prati stabili».
La situazione non cambia neanche in prossimità di Bibbiano e Cavriago.
«È prevedibile una produzione di foraggio dimezzata – commenta Matteo Catellani, allevatore di vacche rosse di Cavriago. Costi elevati di energia elettrica per pompare l’acqua dai pozzi ed enormi difficoltà a garantire la crescita dell’erba per il secondo sfalcio. Ci stiamo già litigando l’acqua per riuscire ad irrigare almeno una volta gli appezzamenti a cui andrebbero garantire almeno tre irrigazioni a raccolta».
Tutte le colture sono a rischio ma in particolar modo i foraggi dai medicai e dai prati stabili e con loro l’intero indotto del Parmigiano Reggiano.
«Non riusciamo a spiegarci l’immobilismo del Consorzio della Bonifica dell’Emilia centrale – commentano i vertici della Coldiretti di Reggio Emilia Assuero Zampini e Vito Amendolara. – È da gennaio che segnaliamo una situazione idrica a rischio che avrebbe prodotto gravi effetti con l’arrivo della stagione delle irrigazioni. Alcuni interventi sul bacino del Lagastrello sarebbero stati utili a ridurre le difficoltà di approvvigionamento dei territorio della Val d’Enza – concludono – Dobbiamo arrivare come sempre a mettere in difficoltà le risorse idriche per garantire la produzione delle eccellenza dell’agricoltura reggiana».

 


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