1 Lug 2016, 16:39 | Attualità News | Scritto da : Reporter

Si parte sabato 2 luglio.
Secondo un sondaggio solo una coppia su quattro non porta i figli a fare shopping
Il conto alla rovescia è terminato. Sabato 2 luglio comincia finalmente anche da noi la stagione dei saldi estivi che si concluderà il 30 del mese. Tutti quindi a caccia dell’occasione, del capo di abbigliamento o del prodotto finalmente disponibile a prezzi abbordabili. Una “febbre” che, secondo le ultime indagini, contagerà soprattutto le donne. C’è poi il discorso relativo alle “mamme”: “Puoi badare tu ai bambini? devo andare a fare spese”. Non lo dicono di certo i genitori italiani; solo il 2% non porta i figli con sé. Il 73% fa acquisti con i propri figli nella maggior parte delle volte; tra questi, il 30% addirittura non li fa mai senza.
UN MOMENTO DI FAMIGLIA
È quanto emerge dall’indagine realizzata da Neinver in collaborazione con ANPE, l’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani. Concentrato soprattutto nel week end per l’80% degli italiani, lo shopping viene vissuto da più del 40% come un momento per la famiglia, con punte del 47% da parte dei papà. Di certo rappresenta un’esperienza positiva – lo conferma il 78% dei genitori – capace di recare serenità (50%) e felicità (28%).
Parcheggio comodo (75%), aree gioco attrezzate (64%) e spazi per passeggiare all’aperto (47%) sono le caratteristiche che dominano la classifica di ciò che non deve mancare quando si va a fare spese con i più piccoli. Gli outlet, infatti, vengono indicati come luogo preferito da più del 40% degli intervistati.
I BIMBI NEL NEGOZIO
“Non toccare”, “torna qui”, “lascia stare” sono le tipiche raccomandazioni dei genitori. Ma ci si trova a doverle fare così spesso? In realtà, meno di quel che si possa pensare. Solo 1 genitore su 4 lamenta che il proprio bimbo tocchi tutto ciò che vede esposto, corra per il negozio (23%) o faccia i capricci perché gli si compri qualcosa a ogni costo (23%).
Il vero problema è la noia. Il 44% dei genitori si trova in difficoltà solo quando i piccoli si stancano, perché è allora che iniziano a lamentarsi.
Di fronte a un “no”, pianti (9%) e urla (11%) sono la prassi di una minoranza di bambini. 1 su 2, tuttavia, tiene il broncio. Ciò che è certo è che i capricci non fanno perdere le staffe ai genitori italiani: solo il 10% reagisce con un rimprovero severo. Ad alzare bandiera bianca e ad accontentare il figlio purché si calmi sono un’esigua minoranza: solo il 3%.
SI O NO?
I genitori del Bel Paese hanno carattere. L’utilità è alla base della decisione di esaudire le richieste dei figli per la maggioranza degli italiani. Solo il 20% decide di accontentarli semplicemente per il piacere di farlo, meno ancora sono quei genitori che usano l’acquisto come “elemento di negoziazione”, legandolo al rispetto di un patto (15%).
Ciò non significa che non li ascoltino. Mamme e papà italiani tengono conto dei desideri dei propri piccini, coinvolgendoli attivamente nei processi di scelta. Il 58% lascia sempre esprimere loro le proprie preferenze, mentre il 22% dichiara di non potersi esimere, visto che i propri figli hanno già dei gusti e uno stile ben precisi. Solo il 20%, invece, sceglie senza tener conto di ciò che il bimbo chiede.
In fatto di shopping genitori/figli, la moda del momento per le star è vestire i bimbi come mamma e papà. Piace anche al 31% degli italiani. Quasi il 10% lo fa spesso, mentre il 23% si ripromette di farlo. Tra chi non apprezza il trend, il 35% dichiara di non farlo perché vuole che il proprio bimbo abbia una propria identità sin da piccolo.