12 Nov 2018, 15:35 | Attualità News | Scritto da : Reporter

La Lega aveva lanciato l’allarme quattro anni fa. Ma il Comune negò tutto
Nei giorni scorsi, duranti gli ormai “eterni” lavori in corso nell’area delle ex Reggiane, sono stati rinvenuti due ordigni della seconda guerra mondiale, ancora potenzialmente funzionanti. Le forze dell’ordine hanno ordinato l’evacuazione di tutta l’area: non solo del cantiere, ma anche del Tecnopolo e del capannone all’interno del quale opera la Ask Industries.
Soltanto l’intervento dei Vigili del fuoco e degli artificieri ha consentito la rimessa in sicurezza momentanea.
“Da 4 anni contestiamo al Comune di Reggio la presenza di una cartina riportante le decine di bombe d’aereo inesplose alle ex Officine Reggiane, oggi Tecnopolo, ove vengono investiti 50 milioni di euro – commenta il parlamentare reggiano della Lega Gianluca Vinci – Giovedì scorso ne hanno rinvenute due, le prime due direi, che hanno costretto l’evacuazione del Tecnopolo, dubito che non accadrà ripetutamente in futuro. Se il Comune “Pd” non usasse sempre un atteggiamento negazionista, certe cose sarebbero risolte prima e non succederebbero
Nel 2016 il Comune di Reggio Emilia rispose alla Lega che non c’era nulla di vero e anzi, si sosteneva che non c’era alcuna bomba nell’area…