24 Feb 2017, 19:00 | Attualità News | Scritto da : Reporter

Sabato 25 febbraio alla Rocca estense la presentazione del libro di Michele BellelliWatch Full Movie Online Streaming Online and Download
Sabato prossimo, 25 febbraio, nella Sala d’Aragona della Rocca Estense, a San Martino in Rio, è in programma la presentazione alle ore 11 del libro di Michele Bellelli “Reggiane: cronache di una grande fabbrica italiana”, alla presenza dell’autore che dialogherà con Andrea Montanari, dell’Università di Parma. Il libro di Bellelli è stato pubblicato per Aliberti compagnia editoriale nel 2016, e narra l’epopea di una industria simbolo del territorio reggiano ma la cui importanza andava ben oltre il semplice contesto locale. Spiega nella prefazione del volume lo storico Massimo Storchi: “Alle Reggiane entrarono migliaia di giovani che hanno mutato la loro storia personale e quella collettiva, trasformando una provincia contadina in un territorio di artigiani e piccole industrie. Il saggio di Bellelli vuole essere una sorta di guida e di “indice” perché questa ricerca sulle Reggiane possa restituire alla comunità locale la vicenda della sua “fabbrica” e ricordare il contributo tecnico e umano di quella che fu una delle più grandi e attive imprese del panorama industriale italiano”. Una saga che passa attraverso diverse guerre e trasformazioni: allo scoppio del primo conflitto mondiale le Officine Meccaniche Reggiane producevano soprattutto materiale rotabile ferroviario, ma presto l’attività fu convertita alla produzione di munizioni belliche; dal 1935 la fabbrica inizia poi a progettare i primi aerei e in accordo con la Regia Areonautica partirono i lavori per il Campovolo. Dagli stabilimenti reggiani escono negli anni del conflitto alcuni caccia avanzati come il RE 2000, il 2001, fino al RE 2005 Sagittario, arrivato proprio nel periodo turbolento a cavallo dell’8 settembre. Ma le Reggiane rimasero protagoniste della storia industriale italiana anche dopo la guerra, attraverso lotte operaie, diverse trasformazioni e cambiamenti produttivi, dai trattori alle locomotive, fino alle gru portuali. E, nel 2008, la dismissione di tutti gli impianti e le sedi amministrative reggiane.
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