8 Apr 2016, 16:53 | Attualità News Politica | Scritto da : Reporter

Domenica 17 aprile gli italiani saranno chiamati alle urne per la votazione del referendum che riguarda le trivellazioni. Ma qual è il quesito di questo referendum? Gli elettori saranno chiamati a votare su una questione in realtà molto tecnica. Bisognerà decidere, con un sì o con un no, se i permessi per estrarre idrocarburi in mare, entro le 12 miglia dalla costa – ossia circa 20 km da terra – debbano continuare fino all’esaurimento del giacimento (come avviene ora) o se debbano terminare allo scadere della concessione. Se il referendum dovesse raggiungere il quorum con la vittoria del sì, le piattaforme che attualmente si trovano a 12 miglia dalla costa verrebbero smantellate al termine della concessione, senza sfruttare totalmente gas e petrolio rimasti sotto i fondali. Resterà invece invariata la normativa che riguarda la perforazione su terra e in mare oltre le 12 miglia. La trivellazione entro le 12 miglia è invece già proibita. In parole povere, se si vogliono fermare le perforazioni entro le 12 miglia, bisognerà tracciare una croce sul “sì”, se invece si vuole che le trivellazioni proseguano fini all’esaurimento del giacimento, bisogna tracciare una croce sul “no”. E’ necessario ricordare che, perché il referendum passi, devono andare a votare il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.