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Gli ENIGMI di Accorsi e Adani – In mostra a Villa Verde

14 Set 2018, 14:15 | Spettacoli | Scritto da : Alice Ravazzini

Gli ENIGMI di Accorsi e Adani – In mostra a Villa Verde

Dal 14 settembre due percorsi paralleli tra pittura e scultura

 

Pittura e scultura a Villa Verde, dove dal 14 settembre al 16 novembre, saranno in mostra gli “Enigmi” di Oscar Accorsi e Fabio Adani.

Promosso dalla Casa di Cura e dal Circolo degli Artisti di Reggio Emilia, il progetto sarà presentato al pubblico venerdì 14 settembre alle ore 18. 

Il vernissage sarà animato dalla giovane musicista Agatha Bocedi, che eseguirà all’arpa brani di sua composizione e arrangiamento, e dalle lettrici volontarie dell’Associazione “Degustibook”, che leggeranno per i presenti alcuni testi letterari dedicati al tema della pioggia e degli agenti atmosferici.

Due percorsi espositivi paralleli che interessano l’esterno e l’interno di Villa Verde: un’installazione di Oscar Accorsi diffusa nel parco; una mostra di acquerelli di Fabio Adani negli spazi di accoglienza e nei corridoi della struttura.

Oscar Accorsi presenta “Voronoi”, installazione di dodici totem metallici che formano un percorso nel quale il pubblico è invitato ad addentrarsi. Sculture nate dalla frequentazione del mondo tridimensionale digitale. “Voronoi”, infatti, è una funzione che si trova in alcuni programmi di modellazione 3D che permette la creazione di frantumazioni di solidi virtuali. «L’arte – scrivono le curatrici – si presenta a noi sotto varie forme, talvolta enigmatiche, e proprio per questo stimola la nostra curiosità e ci invita alla riflessione. E quale altra sensazione può trasmetterci l’installazione di Oscar Accorsi, composta da elementi indecifrabili nella forma e nelle dimensioni (parallelepipedi attraversati da linee di frattura che, come fossero magnetiche, tengono salda la struttura esterna) se non quella di enigma? Ci troviamo forse di fronte a icone provenienti da un’altra dimensione spazio-temporale? È possibile. Questo metallo è assemblato dalle mani di Oscar e dal suo amico fuoco, ma non è tutto. “Voronoi” è un gate tra noi e ciò che ci attende, tra noi e il resto del mondo».

Fabio Adani espone una ventina di acquerelli su carta di piccole e medie dimensioni, raccolti sotto il titolo “Di sperduto silenzio”. «Ciò che diviene subito chiaro nella ricerca dell’artista – scrivono Bertani e Ferrari – è la luminosa evanescenza delle immagini, capace di evocare al tempo stesso un’aura di spirituale mistero ed un terreno, brumoso sentimento padano. L’atmosfera è resa palpabile da una tecnica completamente distante da certi conclamati virtuosismi, eppure, allo spettatore attento, non può sfuggire la maestria nell’ottenere quelle rarefazioni, quelle sfocature necessarie ad un racconto che si nutre di estremo minimalismo e di eccezionale rigore».


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