Page 90 - Mangiar_Reggiano_2021
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ï ï ï Mangiar Reggiano CONSIGLIA
Un cenone per pochi: ma di qualità
Costretti a limitare i presenti, per Natale e Capodanno i reggiani non rinunciano a mangiare bene
AReggio, e in tutta la sua provincia, il Natale e le feste natalizie sono da sem- pre una buona occasione per ritrovarsi a tavola con famigliari, parenti e amici e riconfermare il legame con la tradizione gastronomica. Nell’atmosfera calda delle luci natalizie, uno alla volta arrivano in tavola i piatti del menù tipico, spesso prepara- to da quella che un tempo si chiamava “rezdora”, meglio identificata con la donna di casa. L’emergenza sanitaria, e le previste e annunciate
limitazioni al numero dei presenti, costrin- gerà tutti a qualche sacrificio in termini di inviti e invitati. Ma proprio per questo, con minori porzioni da servire, si potrà riscoprire il gusto della qualità e dell’accuratezza della preparazione dei piatti tipici. Il menù d’altronde è già scritto nella tradizione. A cominciare dai cappelletti, la pasta all’uovo ripiena di carne tipica della no- stra provincia, da servire rigorosamente in brodo. Selapastafrescaall’uovoripiena è la protagonista dei primi (non mancano infatti i tortelli sia verdi che di zucca), i secondi della tradizione sono capitanati dal bollito, un misto di carni servite con
la salsa verde della provincia di Reggio Emilia a base di prezzemolo, uova sedano e cipolla, oppure con la “giardiniera”. Anche in questo caso non manca l’alternativa, sempre nel solco della tradizione, di chi preferisce il pesce, baccalà’ su tutti. Al culmine del pasto, quando ormai si è giunti al limite della sazietà, ecco che si passa al dolce. Non può mancare il classico panettone; esistono però anche molte ricette tipiche, dai sapori forti e gustosi. Ma non sarebbe Natale senza un assaggio di tortellini con ripieno di crema pasticcera o marmellata. Avvicinandosi poi al 2021, il biscione non potrà mancare con l’auspicio che l’anno in arrivo sia migliore di quello lasciato alle spalle.
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