25 Lug 2019, 7:00 | Attualità Casa News | Scritto da : Reporter
In casa è sempre il tempo dello Shabby Chic
Lo shabby chic ha, nell’ultimo decennio, conquistato tantissime persone ed ha invaso le case di mezzo mondo. Nessuna regola precisa, ma tanti dettagli da osservare se si vuole rendere la propria casa affine a questo stile d’arredo. Le caratteristiche dello shabby sono infatti piuttosto definite, aspetto che rende questo gusto estetico facilmente riconoscibile. L’aspetto invecchiato e l’atmosfera trasandata definisce lo shabby chic, ma allo stesso tempo coesiste una cura maniacale nei dettagli, fatti di pizzi e merletti ed anche di particolari usurati e rovinati a regola d’arte. E dal momento che questo stile non prevede l’utilizzo di soli mobili vintage, qualsiasi pezzo d’arredo (o quasi) potrebbe convertirsi allo shabby. Attenzione però, vi sono dei pezzi “cult” che più di altri rientrano nella lista d’oro degli oggetti e dei mobili di questa forma estetica, dettagli ben definiti come le palette di colori, i materiali, i tessili ed i complementi d’arredo. Insomma tutto può diventare shabby, ma i perfezionisti e gli appassionati d’arredamento preferiranno certamente entrare nel vivo e nel cuore di uno stile che affonda le proprie radici in un passato non troppo lontano.
Lo stile shabby chic nasce in Europa, precisamente in Gran Bretagna. Il mood è quello che ricorda l’estetica e la tipologia di decorazione propria a quelle delle case di campagna inglesi, dove polrone, merletti e tende realizzate in robusti tessuti di cotone grezzo si accompagnavano a scene campestri ritratte nei quadri e nelle piccole statuette. Di certo a questo gusto si possono facilmente ricondurre le influenze provenienti dalle decorazioni e dallo stile svedese che già dal XVIII secolo caratterizzava una preferenza ben preciso in merito l’arredamento d’interni. É stato solo nel 1980 che per la prima volta una rivista d’arredamento, il magazine britannico “The World of Interiors”, ha utilizzato questo termine per dare un nome ad una tendenza che stava prendendo sempre più piede e con il quale termine, shabby ossia trasandato, poneva l’accento a quel tono vissuto che in quegli anni caratterizzava tale estetica.