2 Set 2022, 11:55 | Attualità | Scritto da : Reporter
Il sindaco e il PD restanno zitti, ma le opposizioni chiedono chiarezza
Presentato in pompa magna dal sindaco Luca Vecchi, supportato dal governatore Bonaccini e da tutto il suo partito, quello della “Silk Faw”, la “fantomatica” supercar “made in Reggio Emilia” che avrebbe fatto della nostra città un faro della “motor valley”, rischia di trasformarsi per il Partito Democratico reggiano nell’ennesimo boomerang.
Persino la magistratura ha deciso di attivarsi e fare luce su una situazione che, tra ritardi nella cronotabella dei lavori e dimissioni del managemente, diventa ogni giorno che passa sempre più intricata.
Se il PD tace, le opposizioni cavalcano la situazione con la Lega scatenata, anche a livello regionale.
“La Giunta riferisca con urgenza sul reale stato di avanzamento del progetto della joint venture sino americana Silk Faw annunciata a Gavassa di Reggio Emilia – attaccano i consiglieri del Carroccio Gabriele Delmonte e Maura Catellani – Abbiamo nuovamente depositato un atto ispettivo per interrompere il lungo silenzio che avvolge da mesi questo progetto e per fare il punto della situazione alla luce delle ultime allarmanti informazioni.
I leghisti denunciano come dopo il video-incontro del 25 luglio scorso, presenti anche sindaco Vecchi e vicesindaco Pratissoli, non ci sono stati aggiornamenti istituzionali mentre il 5 agosto, data in cui era stato annunciato il rogito per l’acquisto da parte della Silk Faw, dei terreni su cui realizzare lo stabilimento, sarebbe passato senza alcuna novità né conferma.
“Chiediamo chiarezza sulla vicenda Silk Faw” – aggiunge Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Noi Moderati (centrodestra) nel collegio proporzionale di Piacenza, Parma e Reggio Emilia – E’ necessario in primo luogo tutelare i lavoratori che non ricevono stipendio da mesi, nonchè tutelare le finanze pubbliche facendo in modo che l’azienda corrisponda il dovuto. La Guardia di Finanza e la Procura chiariranno la situazione per quanto di loro competenza, ma dal punto di vista politico non resta che constatare che ciò che era stato annunciato come un grande successo dalla Regione di Bonaccini si è rivelato un grande bluff. Le istituzioni si attivino immediatamente per salvaguardare i lavoratori”.