22 Mar 2019, 10:42 | Attualità News Politica | Scritto da : Reporter

Un lettore ci scrive: “Invalidi penalizzati dalla scelta del Governo”
Sul tema del Reddito di cittadinanza, che tante polemiche sta suscitando in Italia, riceviamo e pubblichiamo il contributo di un lettore che solleva l’ingiustizia perpetrata da questo provvedimento nei confronti delle persone disabili.
L’invalidità riguarda le persone con menomazioni fisiche, intellettive e psichiche che causano una permanente incapacità lavorativa e viene certificata da una apposita Commissione Medica dell’Asl. Molti però non sanno che a un disabile che ottenga il riconoscimento dell’invalidità al 100% spetta una pensione mensile d’invalidità, dal 2019, di ben… 285,66 euro!.
Ho sempre ritenuto questa cifra semplicemente vergognosa e, seguendo come volontario alcune associazioni impegnate nella salute mentale, ho potuto constatare direttamente quanto questo pseudo-intervento assistenziale sia umiliante e insufficiente per gli utenti.
Ho denunciato pubblicamente con forza questa vergogna nazionale in tutti gli eventi pubblici cui ho partecipato riscontrando purtroppo con amarezza il silenzio assordante della politica e la mancanza d’attenzione nei confronti di queste persone in difficoltà.
Immaginate quanto io sia rimasto colpito favorevolmente dalle dichiarazioni degli esponenti del governo sul reddito di cittadinanza riservato alle fasce più deboli della popolazione e a chi non supera determinate soglie di reddito.
Il vicepremier Luigi Di Maio, suscitando fiducia e speranza, ha ripetutamente dichiarato che il governo avrebbe “automaticamente” innalzato tutte le misere pensioni di invalidità, ancora ferme a 285 euro al mese, portandole a 780 euro.
Dopo mesi di ripetute promesse la realtà si è mostrata ben diversa e oggi fra i disabili italiani prevalgono delusione e sconcerto. In realta gli invalidi, dimenticati in questa nuova guerra fra poveri, nella stragrande maggioranza dei casi, si vedranno esclusi da ogni beneficio collegato all’introduzione del reddito di cittadinanza .
Ma dove sta il trucco?
Per accedere alla pensione di cittadinanza il richiedente disabile deve avere anche i seguenti requisiti: Isee inferiore a 9.360 euro, patrimonio immobiliare inferiore a 30.000 euro, patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro.
A parte il fatto che considerare “benestante” chi ha più 6000 euro nel conto corrente è una follia demagogica, è sufficiente usare i simulatori del calcolo Isee 2019 per rendersi conto di quanto sia difficile avere un Isee inferiore a 9.360 euro.
Basti pensare che la presenza in un nucleo familiare di due soggetti disabili beneficiari di trattamenti economici (285 euro al mese) comporta automaticamente l’esclusione della famiglia all’accesso al reddito di cittadinanza.
Ebbene un invalido fisico o psichico al 100%, per poter accedere al reddito di cittadinanza, anche se non vive con la famiglia di origine ed ha una propria residenza ed un suo stato di famiglia, è forzatamente incluso nel reddito familiare. A questo punto basta avere due anziani genitori con una piccola pensione o un piccolo conto in banca per superare la soglia Isee.
Non sarebbe stato più semplice ed equo garantire a tutti un semplice aumento seppur minimo dell’importo, compatibile con la copertura finanziaria disponibile, mantenendo così fede alle promesse elettorali?
La Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), la maggiore associazione italiana della disabilità, ha chiesto l’eliminazione dal reddito familiare delle prestazioni economiche a favore degli invalidi civili, ma non e stata ascoltata.
E così, alcune centinaia di migliaia di invalidi potranno continuare a spassarsela con 285 euro al mese mentre i nostri governanti celebrano garruli l’abolizione della povertà!
Valter Galavotti