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La vita di MATILDE diventa un film

19 Mar 2017, 14:00 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter

La vita di MATILDE diventa un film

Susy Blady nel ruolo della Grancontessa. Lunedì 20 la “premiere” al Rosebud

Debutta lunedì 20 marzo (doppia proiezione ore 19 e ore 21) al cinema Rosebud “La Signora Matilde. Gossip dal Medioevo” il brillante e ironico docufilm su Matilde di Canossa. Un’occasione unica per conoscere le vicende di una delle donne più potenti e glamour della storia. Un’occasione altrettanto unica per assaporare alcuni tra i più gustosi prodotti legati alla storia della Grancontessa: la birra trappista prodotta dalla fonte di Orval in Belgio a cui la stessa Matilde ha dato il nome, l’aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia – legato storicamente alla famiglia Canossa – e salami e culatelli di Canossa che a queste terre e a Matilde devono molto più del nome. In occasione del doppio appuntamento – proiezione e degustazione – gli autori Marco Melluso e Diego Schiavo e i due interpreti principali Syusy Blady e Luciano Manzalini accompagneranno il pubblico in questo insolito e divertente viaggio attraverso la storia e i luoghi matildici. Prodotto da “POPCult”, il film è stato realizzato grazie al sostegno di Regione Emilia-Romagna – Film Commission e al coinvolgimento di varie istituzioni e realtà intraprendenti del territorio emiliano. “La Signora Matilde” è un film – o, come l’hanno definita i registi, una docummedia – in cui gli elementi del documentario si fondono con la finzione narrativa. Syusy Blady, nelle vesti di una eccentrica e appassionata di marchi, moda e marketing guida lo spettatore in questo viaggio attraverso lo spazio ed il tempo. Attorno a lei, come un folletto, si muove Luciano Manzalini, che si diverte ad interpretare numerosi e buffi personaggi. Assieme a Syusy e Luciano scopriamo quanto Matilde e il suo tempo siano vicini al nostro. La lotta per le investiture, in fondo, è uno scontro tra potenti multinazionali, la “Papato SpA” e “SacroRomanoImpero”; lo scacchiere di rocche matildiche ricorda un po’ Tweeter e i complessi rapporti dinastici sembrano la trama di una puntata qualunque di Beautiful. Sullo schermo si alternano rigore storico e fiction, elementi di grafica, citazioni cinematografiche, richiami alla musica pop e al linguaggio dei social network.


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