Ultimo aggiornamento : 8 Mag 2023, 9:35

IL GRANDE “SALTO” DI ESTEFANI

13 Apr 2023, 9:57 | News | Scritto da : Reporter

IL GRANDE “SALTO” DI ESTEFANI

Ex nazionale di atletica, la “pantera” emiliana ora punta al mondo della moda

 

Dalle pedane dell’atletica alle passerelle delle sfilate di moda.

E’ un vero e proprio “salto triplo” quello che Estefani Yan Monplesi, 26 anni di Santo Domingo, ma da tre anni in Italia, ha in programma per il suo futuro prossimo.

E lei di “salti” se ne intende. Già, perche in madrepatria “Stefy” era una promettente campionessa di atletica leggera, sport che a quelle latitudini può essere paragonato a quello che il calcio rappresenta per gli italiani.

“Dopo aver giocato da bambina a pallavolo, mi sono avvicinata all’atletica leggera. Sono sempre stata alta e slanciata e il mio fisico ben si è prestato alle specialità dei salti. Con la maglia della nazionale militare dominicana ho raggiunto i più alti livelli in campo nazionale districandomi tra tre diverse discipline: salto in alto, salto in lungo e salto triplo dove ho un primato personale di 12,85 metri”.

Misure importanti che hanno reso ancor più doloroso l’abbandono dell’attività agonistica una volta giunta in Italia.

“Nel 2019, stavo smaltendo i postumi in infortunio, e sono venuta in Italia per aiutare mia sorella Elizabeth che ha un centro estetico a Carpi. Il mio intento era di fermarmi per un breve periodo ma poi ci ha messo lo zampino il Covid di fatto impedendomi di tornare subito a casa. Allenarmi qui non è stato possibile, un po’ per mancanza di strutture adeguate, un po’ per la mancanza di tecnici preparati. Così a malincuore ho dovuto abbandonare l’agonismo anche se la scorsa estate ho rivisto a Padova, dove si trovata per partecipare a un meeting internazionale di atletica, una mia ex compagna di squadra e amica, Ana Jose Tima (olimpionica nel 2016 e nel 2020, ndr) che mi ha stimolato a tornare all’atletica, ma ora voglio scrivere una nuova pagina nella mia vita”.

Il prossimo “salto” di Estefani sarà infatti nel mondo della moda e dello spettacolo. “Sono determinata, così come mi ero imposta di diventare la ‘numero 1’ nel salto triplo, ora voglio affermarmi nel mondo dello spettacolo. Ho già avuto occasione di sfilare e partecipare a book fotografici, il mondo della moda mi attira, e i confronti con Naomi Cambpell che mi fanno spesso per via della somiglianza fisica non possono che farmi piacere e dare ulteriore spinta a perseguire questo obiettivo. Confesso di sentirmi a mio agio anche davanti alle telecamere, sono stata ospite in un paio di occasioni di un programma sportivo e, anche per via dei miei trascorsi, mi ci vedo ad affrontare le tematiche dello sport con il mio sorriso e il mio portamento”.

Ormai “Stefy” è un’emiliana doc, anche se la nostalgia di casa c’è sempre.

“Come si fa a non aver nostalgia di Santo Domingo! D’altronde se tanti italiani ci vanno in vacanza un motivo ci sarà. Là ci sono ancora mio padre e miei numerosi fratelli. Qui in Emilia inizialmente è stata molto dura, anche per via della pandemia che mi ha di fatto costretto a stare chiusa in casa per parecchio tempo. Ero come una ‘pantera’ in gabbia, per citare il soprannome che mi danno in tanti qui. Piano piano mi sono adattata ed ora mi vedo in Italia, almeno nel futuro prossimo. Mi piacerebbe andare a vivere a Milano che, rispetto a qui, penso offra più possibilità di lavoro nel mondo della moda o della televisione”.

In Italia Stefy ha dovuto fare i conti anche con il razzismo. “Per fortuna non mi sono mai capitati episodi spiacevoli, ma trovo fastidioso anche solo sentire persone bisbigliare al mio passaggio, purtroppo in questo campo l’Italia deve ancora fare tanta strada”.

La bella “pantera” dominicana attualmente è single (“ho già sofferto per amore, per ora mi basto da sola”), e si mantiene in forma (“i miei addominali sono scolpiti”) in attesa di spiccare il volo.

Non più su una pedana di atletica, ma in uno studio televisivo o sulle passerelle della grande moda. Percorrendo le orme di Naomi Campbell con la stessa grazia e agilità con cui fino a pochi anni fa si ispirava alle campionesse del salto triplo come Caterine Ibarguen o Yulimar Rojas.


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