5 Mag 2017, 9:30 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter
Dal 5 maggio la 12esima edizione della kermesse con un ricco programma di mostre ed eventi
Dal 5 maggio al 9 luglio, torna in città l’appuntamento con Fotografia Europea, il festival promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia, interamente dedicato alla forma d’arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea.
Mostre, conferenze, spettacoli e attività formative, ospitati nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive della città, saranno gli ingredienti di un ricco programma, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività e di pensiero.
Curata da un comitato scientifico composto da Diane Dufour (direttrice Le Bal, Parigi), Elio Grazioli (Università degli Studi di Bergamo), Walter Guadagnini (direttore Camera, Torino), Fotografia Europea 2017 ruoterà attorno al tema “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”. Il tema dell’edizione, come indica il titolo e scandisce il sottotitolo, è l’archivio, ovvero come gli artisti si sono confrontati con esso nel corso degli ultimi anni. Lo hanno fatto utilizzando una modalità che è sicuramente diversa da quella degli storici e degli archivisti, cioè più critica e creativa piuttosto che strettamente documentaria. Sono quindi messi in discussione, con i mezzi e i modi dell’arte, l’idea di storia, di memoria e anche, di conseguenza, di visione del presente e del futuro. Si pensi a quello che è considerato l’archivio per eccellenza a disposizione di tutti, internet, ma anche ai nuovi sistemi – lo “spettacolo”, i “metadata”, la “post-verità” – di manipolazione e ibridazione del documento. La fotografia, da sempre legata alla registrazione e considerata documento del passato diventa qui una “mappa del tempo” più complessa e variegata, un modo di viaggiare tra le diverse dimensioni temporali, di fare mappe multidimensionali. Archivio dunque non come luogo chiuso, come luogo della conservazione, ma anzi archivio come luogo – diffuso – dove trovare le storie e le immagini che possono aiutare a comprendere il presente e a immaginare il futuro”.
LE MOSTRE
PALAZZO MAGNANI
L’esposizione “Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità” presenta le fotografie di Paul Strand, provenienti da prestigiosi musei internazionali apparse nel libro “Un Paese”, pubblicato nell’edizione originale da Einaudi nel 1955 uno dei primi libri fotografici italiani e risente della cultura del neorealismo italiano e racconta, attraverso le immagini del fotografo statunitense e i testi di Cesare Zavattini, le vite e le storie degli umili di un paese italiano – Luzzara, nella pianura padana – scelto come specchio dello spirito di un popolo e del ritmo universale della vita legata alla terra.
CHIOSTRI DI SAN PIETRO
Serie di straordinarie mostre dedicate allo studio e archivio di Gianni Berengo Gardin, alle fotografie d’archivio, pubblicazioni e progetti di Fabrica by Benetton Group, al progetto curatoriale Les Nouveaux Encyclopédistes di Joan Fontcuberta, ad un focus storico-fotografico sul Sudafrica, paese ospite di questa edizione e al progetto Speciale Diciottoventicinque.
CHIOSTRI DI SAN DOMENICO
Tommaso Bonaventura, Aleix Plademunt e Moira Ricci sono stati chiamati anch’essi, sull’esempio storico del “Paese” di Cesare Zavattini e Paul Strand, a scegliere per le loro produzioni originali un “paese” come metafora, paradigma, mappa ideale del mondo intero, dello stare insieme, di come è o di come dovrebbe essere.
PALAZZO DA MOSTO
La collettiva “Archivi del futuro” s’interroga sul rapporto tra due termini apparentemente antitetici come futuro e archivio. Le decisioni, le scelte che facciamo oggi lo determineranno: cosa conservare e di conseguenza cosa tramandare, in che modo farlo, per quali ragioni. In mostra sette esempi eccellenti in questo ambito, diversi tra loro, ma con alcuni significativi punti in comune, tali da permettere il disegno di una mappa del pensiero presente del futuro.
GALLERIA PARMEGGIANI
I progetti selezionati spaziano dalla Finlandia alla Repubblica Ceca, dall’Olanda a quelli più interessanti made in Italy, offrendo la possibilità di scoprire le frontiere del cambiamento.
MUSEI CIVICI
La mostra “Loop – Giovane Fotografia Italiana #05”, curata da Daniele De Luigi, è una collettiva di sette artisti under 35: Paolo Ciregia, Giorgio De Vecchi, Francesco Levy, Maria Paolini, Claudia Petraroli, Marco Maria Zanin e Alba Zari.
MUSEO DELLA STORIA DELLA PSICHIATRIA
Il progetto “Satelliti” pone le sue basi su ciò che è rimasto custodito in oltre un secolo di storia di cura mentale nell’istituto del San Lazzaro. Lo studio, la riscoperta e la valorizzazione di una piccola parte dell’archivio apriranno nuovi percorsi attraverso discipline diverse come l’astrologia, la geografia, la zoologia e i mondi fantastici in cui il carattere peculiare della non conformità appare, come nelle antiche civiltà greche, egizie e babilonesi, un segno magico di superiorità. Antichi punti di vista perduti.
BIBLIOTECA PANIZZI
L’esposizione “Foto graphia. Tra immagine e memoria”, a cura di Laura Gasparini, Giulia Lambertini e Monica Leoni propone esemplari storici dal dagherrotipo, alle carte salate, alle albumine alla fotografia digitale concepite e realizzate non solamente come immagini, ma come oggetti quali particolari montaggi, album, menabò, libri d’artista ed edizioni a stampa. Un percorso didattico nelle collezioni pubbliche.