2 Set 2020, 15:39 | Infanzia e Bambini Salute Scuola e Istruzione | Scritto da : Reporter
Tra mille dubbi e preoccupazioni la scuola, anche nella nostra provincia, si appresta a riaprire i battenti. I primi ad iniziare sono stati alcuni asili nido e scuole dell’infanzia già lo scorso 1 settembre, mentre il tutto si completerà con gli studenti delle superiori il prossimo lunedì 14 settembre. “Sono ancora molte le questioni irrisolte, dai trasporti al personale”. Lo afferma la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale Antonietta Cozzo, per la quale non sarà a causa della percentuale di lavoratori fragili che le scuole non avranno i docenti, ma per le fallimentari politiche sul reclutamento condotte da troppi anni.
“Purtroppo è evidente da mesi la superficialità con cui a livello nazionale è stato affrontato un tema così importante come la riapertura della scuola – dichiara Cozzo – Sull’assunzione del personale e la gestione delle politiche scolastiche è mancato un vero confronto con il sindacato, che già da aprile ha chiesto, proposto, denunciato e rappresentato ai massimi livelli la necessità di programmare e intervenire attraverso misure straordinarie, in grado di garantire alle famiglie e al personale una riapertura in sicurezza. Occorre ora un grande senso di responsabilità da parte di tutti”.
La sindacalista della Cisl Scuola aggiunge di aver invitato il personale a sottoporsi al test sierologico, sia per una sicurezza personale che di tutta la comunità.
“Ci viene comunque segnalato – aggiunge Cozzo – che non tutti i medici di famiglia hanno aderito all’iniziativa. Per effettuare il test bisogna prenotarsi sul sito dell’Ausl e recarsi nei centri preposti, a volte distanti dal proprio domicilio”.
Per la sindacalista Cisl Scuola la questione dei lavoratori fragili è seria e il governo deve garantire con un provvedimento le tutele specifiche per tutti i lavoratori che si trovano in uno stato di fragilità.
“Resta, in generale, il problema della copertura dei posti con personale stabile. Anche quest’anno – avverte Cozzo – sarà elevato il numero delle supplenze. Con l’organico aggiuntivo non ancora assegnato alle scuole, non sarà possibile garantire a tutti gli studenti le lezioni in presenza. Alcune classi delle superiori faranno didattica a distanza a turno”, conclude la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale.