1 Apr 2016, 16:29 | Attualità News | Scritto da : Reporter
Castelli matildici a due facce nel primo week end di apertura
Week end con luci ed ombre quello pasquale per il turismo reggiano.
Se infatti fa scalpore la chiusura ad orario anticipato rispetto al previsto del Castello di Canossa che ha causato il malumore di turisti e visitatori, pochi chilometri più a valle, nel comune di Quattro Castella, si registra un esempio virtuoso di tenore opposto.
BIANELLO-MANIA!
Sono state ben 700, infatti, le persone che nel week end pasquale sono salite al Bianello per visitare il castello matildico e il borgo sottostante.
Un boom vero e proprio che, complici anche le ideali condizioni meteo, ha fatto arrivare a Quattro Castella centinaia di persone, molte provenienti anche da Lombardia e Veneto.
“Siamo molto soddisfatti del primo dato stagionale – commenta l’assessore comunale alla Cultura, Danilo Morini – In questi anni abbiamo lavorato, e continuiamo a lavorare per ridare un’anima al castello. Nella nostra filosofia il Bianello non deve essere un ‘museo’, ma una casa viva e accogliente, aperta a chi intende visitarla. A fronte dei dati che segnano un calo di 150.000 turisti nella nostra provincia noi non solo riusciamo a mantenere aperto il nostro castello, ma registriamo anche un incremento delle presenze. La gestione pubblico-privata intrapresa qualche anno fa è la direzione giusta. Voglio ringraziare tutti i soggetti coinvolti, da Idea Natura, che si occupa delle visite guidate, all’Ati costituita da imprenditori per offrire servizi sempre più vicini alle persone. Ringrazio in particolare anche il Gruppo Archeologico Bibianellum per averci fatto dono dello splendido plastico diventato in poche ore protagonista della visita guidata nel castello grazie anche all’aula didattica sulla storia matildica allestita nella stessa sala”.
LA VISITA GUIDATA
Tra le novità più apprezzate di quest’anno ci sono le sale arredate con i mobili donati dagli eredi del Conte Bagicalupo, che fu proprietario del castello agli inizi del secolo scorso.
Altra novità di quest’anno: nei mesi di aprile e maggio si potrà visitare il Bianello anche il sabato pomeriggio (dalle 16 alle 18) e la domenica mattina (dalle 11 alle 13) oltre al consueto orario 15-19 previsto per tutte le domeniche e i festivi da qui al 31 ottobre. Biglietto d’ingresso: 5 euro. (Info e prenotazioni: 338/6744818 o 339-2943736).
In calendario ci sono poi anche le animazioni storico-didattiche in costume per le scuole di ogni ordine e grado a cura di Anni Magici e le escursioni sui sentieri dell’Oasi Lipu.
All’interno del borgo, oltre al ristorante, nell’ex Oratorio di S.Giovanni, è attivo un bookshop con informazioni su tutto ciò che riguarda il territorio matildico. Il bookshop è anche il punto di ritrovo e partenza per le visite guidate. Gli spazi del castello sono inoltre a disposizione per cerimonie, conferenze, convention.
Tra le attrazioni di visita da non perdere l’Acetaia allestita dalla Confraternita dell’Aceto Balsamico di Reggio Emilia all’interno della torre e il restaurato dipinto “Matilde e il melograno” di Giuseppe Ugolini.
LA STORIA
Il Castello di Bianello fu costruito attorno all’anno Mille, a difesa del castello di Canossa. Dal 2000 di proprietà del Comune di Quattro Castella, l’antica costruzione, che è immersa in un vastissimo parco naturale, era una delle residenze preferite di Matilde di Canossa. Oltre all’indubbio valore artistico-monumentale, il castello ha un immenso valore storico, legato alla vita di Matilde, una delle figure storiche più interessanti del Medioevo europeo: nel 1077 ospitò l’imperatore Enrico IV e il suo seguito, nel 1106 papa Pasquale II, nel 1111 Enrico V, appena eletto imperatore.