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A Bagnolo seggi nelle scuole. Ma si potevano trovare alternative

14 Set 2020, 11:26 | News Politica Scuola e Istruzione | Scritto da : Reporter

A Bagnolo seggi nelle scuole. Ma si potevano trovare alternative

La consigliera Elisa Malaguti lo aveva chiesto nel mese di luglio al sindaco

La prima campanella dell’anno scolastico sta per suonare anche a Bagnolo in Piano. Ma, pronti via, i circa 370 studenti della scuola media si troveranno costretti a fermarsi dopo pochi giorni per lo stop imposto dalle procedure del Referendum costituzionale in calendario per il 20-21 settembre.
La domanda che si pone la Lista civica SiAmo Bagnolo è: “Si potevano trovare sedi di seggio alternative per evitare questo intralcio all’attività scolastica?”. “La risposta è Sì – spiega la consigliera comunale Elisa Malaguti – E lo dimostrano i casi di comuni a noi vicini che, muovendosi per tempo con lungimiranza e sensibilità, hanno individuato sedi alternative attrezzate con tutti i requisiti richiesti dalla normativa”.
Malaguti, che essendo insegnante aveva intuito da tempo i rischi di uno stop di alcuni giorni di lezione a meno di una settimana dall’apertura dell’anno scolastico, ne aveva parlato nel luglio scorso durante una videoconferenza della consulta Scuola.
“Avevo chiesto al sindaco di attivarsi per tempo e individuare una soluzione alternativa per i sei seggi coinvolti. La risposta è stata negativa e categorica etichettando la mia proposta come irrazionale per l’impossibilità, secondo il sindaco, di organizzare spazi alternativi. Come si vede nei comuni di Correggio e tanti altri, di impossibile e di irrazionale non c’era proprio nulla”.
Malaguti ha anche individuato le sedi alternative ai seggi collocati nell’edificio scolastico.

“Tutte a norma per quanto riguarda le leggi elettorali e quelle previste in materia di Covid. Dalla biblioteca al Centro giovani, dalle palestre al Maki Pub fino alle sale del Municipio. Il Comune aveva solo sei seggi da re-distribuire e non c’è riuscito. Credo sia una mancanza di rispetto e di sensibilità nei confronti delle 370 famiglie degli alunni coinvolti. Alunni che lunedì prossimo saranno in aula per l’apertura di un anno scolastico che si vedranno costretti ad interrompere già il venerdì successivo. Per affrontare e risolvere i problemi, soprattutto in questa delicata fase storica, servono impegno, lavoro di squadra, collaborazione col territorio e con gli uffici. Tutto ciò che è mancato – conclude Malaguti – in questa ed altre situazioni”.


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